Cusèlalgad nasce dalla volontà di indagare tematiche e aspetti diversi e complementari legati agli interstizi del territorio, con il fine di decostruirne concezioni locali marginalizzanti.
Il metodo consiste nella scomposizione della realtà in piccole unità di significato, a discrezione della personale sensibilità dei partecipanti che mettono in gioco abilità e sensibilità personali. Si può parlare di tematiche concrete, come il cibo, la musica, l’abbigliamento, le azioni, gli oggetti, le immagini e i documenti; allo stesso tempo è possibile occuparsi di realtà più astratte come le sensazioni, le parole, le emozioni, le idee.
La metodologia di ricerca e la modalità di restituzione dei dati raccolti sono aperte alla personale sensibilità e alle diverse competenze dei partecipanti. È possibile trascorrere del tempo sul posto osservando, realizzando interviste, interagendo con le persone, annotando, ricordando, filmando, registrando e infine restituendo quanto osservato con narrazioni e documenti scritti, filmati o fotografati, tracce audio, disegni, performances.
Cusèlalgad non pretende di fornire un riflesso obiettivo e freddo del proprio oggetto di studio, bensì una riflessione critica che può essere contesa e negoziabile. Pensando all’attività di ricerca collettiva e attivista come espressione di soggettività e intenzionalità politiche, non è possibile realizzare una descrizione rigorosamente separata da ogni condizionamento percettivo e valutativo personale, infatti la stessa osservazione è possibile mediante l’intervento di vari fattori, sia sensoriali che concettuali. I sensi percepiscono e interagiscono con gli altri fattori personali che trasformano l’esperienza in qualcosa di più complesso e condizionato. I dati sono il risultato di selezioni più o meno consapevoli, operate dalla mediazione di interessi, credenze, valori, pregiudizi.
Per questa ragione, ogni azione è corredata di informazioni circa le condizioni in cui è stata fatta la rilevazione, le procedure impiegate, le riflessioni e i motivi delle decisioni eventualmente prese. Questo sforzo migliora le nostre capacità di controllo e di organizzazione nonché la comunicabilità dell’elaborato e la lettura da parte del pubblico interessato. Con il fine di facilitare la diffusione e discussione aperta dei risultati da parte di altri soggetti, si enumerano quindi i seguenti criteri metodologici che non possono essere oggetto di ridefinizione:
Rigore analitico - esplicitare, discutere e giustificare sempre i metodi di indagine utilizzati, così come i rischi e le implicazioni in termini di impatto per l’oggetto di studio e i risultati della ricerca;
Onestà intellettuale – evitando di nascondere le intenzionalità personali e politiche di chi compone cusèlalgad. L’iniziativa emerge da un dibattito politico attuale e non può né deve cercare di astrarsi dallo stesso, bensì posizionarsi in senso critico. Ciò nonostante, non sarà permesso svirtuare i risultati delle diverse linee di indagine in funzione di un obiettivo politico;
Natura collettiva dell’indagine – per questa ragione, le modalità di lavoro sono discusse e ragionate collettivamente all’interno di cusèlalgad, il quale è permanentemente aperto all’incorporazione di nuovi membri, potendo esplorare nuove modalità di azione;
Autonomia – ciò nonostante, non sarà possibile inficiarne il livello di autonomia decisionale e di azione rispetto ad altri gruppi ad oggi costituiti o che possano formarsi in futuro e che lavorano sul territorio, né si potrà incorporare il lavoro di cusèlalgad all’interno di altre iniziative affini;
Natura empirica della ricerca - ogni intervento è corredato da una sezione di ricerca empirica svolta sul campo, non saranno accettati interventi che si limitino all’indagine teorica se non contestualizzata;
Pubblicità – i risultati degli interventi di mappatura saranno restituiti al pubblico secondo le modalità considerate più adeguate per la sua fruizione libera e per stimolare la riflessione critica.
graphic design & logo @Mark D. Ræburn
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